Sotterranei Sonori
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SEAL - "6: Commitment"

Dopo la parentesi di "Soul", in cui reinterpretava grandi classici del soul (apputno), Seal torna con un nuovo album di inediti di grande classe. Lontani ormai i tempi di "Killer" e "Crazy", e giunto quasi alla soglia dei 50 anni, Seal si concentra sul tema dell'amore, o meglio, della relazione amorosa duratura, quella da adulti per intenderci. Il suo matrimonio con la supermodella Heidi Klum nel 2005 lo ha portato alla ribalta non certo per motivi musicali, ma qui si prende una bella rivincita. Anche se non ci sono piu' le invenzioni stilistiche di Trevor Horn che hanno caratterizzato i suoi primi lavori, siamo comunque di fronte ad una produzione di lusso, con arrangiamenti che servono a mettere in risalto l'interpretazione e la voce di Seal che in qiesto disco risulta piu' sincera che nei precedenti lavori. Sembra quasi che l'anima che ha cercato di ricatturare nel disco di cover, gli sia servita a riscoprire la sua. Non c'e' niente di rivoluzionario in questo disco, solo l'eleganza e la confessione di un uomo che tra le gioie ed i dolori e' ancora pronto a scommetere sul lavoro che bisogna fare per rendere un amore degno di questo nome. Non si ascolta Seal per trovare e scoprire le nuove tendenze musicali ma per abbandonarsi seppure per poco ad una specie di sussurro atemporale e confortevole dove la cura del dettaglio e l'attenzione ai particolari esalta ancora di piu' la bellezza di una voce come la sua. Un disco per cuori teneri insomma, ma anche per quelli che vogliono lasciare un attimo le frustrazioni fuori dalla porta ed immergersi in un confortevole bagno caldo ristoratore (possibilmente insieme alla compagna/o).
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