Sotterranei Sonori
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BELLE AND SEBASTIAN - "Write about Love"

A quattro anni di distanza da "The Life Pursuit", il ritorno di Belle and Sebastian e' sempre una bella notizia. Per una volta e' lecito essere contenti di ottenere quello che ci si aspetta, cioe' un disco pieno di quelle atmosfere anni '60 filtrate da una sensibilita' moderna, che ha reso la loro musica inconfondibile nonostante le innumerevoli imitazioni. "Write about Love" vede di nuovo alla produzione Tony Hoffner, che ha gia' dato al suono del gruppo una produzione piu' cristallina, dove niente e' fuori posto e tutto scorre piacevolmente dall'inizio alla fine anche quando gli ospiti prendono il posto di leader nel cantato ( Norah Jones in "Little Lou, Ugly Joe, Prophet John" e  Carey Mulligan in "Write about Love"). Anche se la musica di Belle and Sebastian non cambia, quello che impressiona e' la costanza con la quale il gruppo continua a sfornare dischi di alta qualita', tanto da farlo sembrare una cosa facile da fare. Il fatto che la distanza tra gli album aumenta, non fa che creare la giusta aspettativa per un gruppo che e' capace di rimanere "indie"  parlando una lingua mainstream.  "Write about Love" si ascolta dall'inizio alla fine senza interruzione, senza bisogno di saltare nessun brano e piu' lo si ascolta piu' diventa piacevole. Il retrogusto Tamla/Motown, aiuta di certo a creare quella particolare e familiare atmosfera di gioia, soprattutto in pezzi come "The Ghost of Rockschool" e "I Can See the Future" mentre altrove, come nel pezzo d'apertura "I Didn't See it Coming" o "I Want the World to Stop", si ha l'impressione che la Swinging London degli anni sessanta non sia mai passata di moda. Insomma, Belle and Sebastian sembrano seguire il detto che dice "mai cambiare una cosa che funziona bene": infatti la loro musica e la loro ispirazione funzionano ancora benissimo dopo quindici anni di carriera.
1 commenti:

incredibilmente, un gruppo che continua a mantenersi ad altissimi livelli, senza sputtanarsi e, pur non proponendo musica innovativa, ogni volta ci mettono qualche gusto differente che dà un sapore diverso. e il piatto cucinato risulta sempre squisito


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