Sotterranei Sonori
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LIARS - "Sisterworld"


Ecco dunque che dopo tanto parlare di revival anni 60 e 70 arriva qusto disco dei Liars a scompaginare tutto. E' un ascolto assolutamente ostico, che ci trasporta in un mondo assolutamente decadente, quasi marcio. Oserei dire che questo da solo basterebbe a fare di questo disco un ascolto obbligatorio. Il mondo suonato dei Liars non ha niente di attraente, non ha una melodia cantabile ma è fatto di inquietudine e disagio che a volte esplode in una sorta di cacofonia disturbante ma il più delle volte si fa minacciosa come un avvertimento che qualcosa sta per succedere senza spiegare apertamente cosa. Questo è assolutamene più reale di qualsiasi tentativo di spiegare perchè la non chiarezza è l'unica certezza dei nostri tempi. I Liars ci avvertono ma non ci spiegano ed alla fine del disco ti ritrovi con il fiatone per essere scappato, impaurito, da un senso di negatività al quale è difficile dare una forma. Mi ci è voluto decisamente più di un ascolto per aprire quella porta della copertina. Ma è stato come trovarsi in un ambiente ostile e affascinante dal quale si vuole scappare e ritornare più volte. Inutile parlare delle varie canzoni, tutto il disco va preso nella sua interezza, se ce la fate.

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