Sotterranei Sonori
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LOVE IS ALL - "Two Thousand and Ten Injuries"

Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che la Svezia non è solo Ikea e gli Abba. I Love is All sono un queintetto alla loro terza prova discografica e, come già spiegato in precedenza, sono uno di quei gruppi che non avendo raggiunto il successo immediato al loro esordio, continuano a migliorare di disco in disco. "Two Thousand and Ten Injuries" ha una produzione più accurata rispetto ai due dischi precedenti  ma la maggiore attenzione non va a discapito della qualità delle canzoni. L'iniziale  "Bigger Bolder" apre l'album con sonorità alla Strokes ed è il pezzo che più di ogni altro segna una continuità con il passto. Poi però le cose cominciano piano piano a prendere una forma più ampia e lo spettro si allarga con echi di Vampire Weekend o moderni New Order. L'ampio spettro dei generi lascia quindi un sapore di novità e di soddisfazione perchè l'album è pieno di piccole sorprese che rendono il disco dinamico e piacevole. Quello che rende poi il tutto unitario è il cantato di Josephine Olausson che, al pari della musica, diventa più misurato senza perdere l'energia primitiva che lo contraddistingue. Un ottima prova quindi che permette ai Love Is All di camminare per la loro strada lasciando orme sempre più profonde.
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