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BRIGHT EYES - "The People's Key"

A quanto pare, "The People's Key" sara' l'ultimo album dei Bright Eyes. Anche se nella storia del rock abbiamo sentito frasi di questo genere essere pronunciate e poi smentite dai fatti, c'e' sempre la possibilita' che sia del tutto vero. Il dubbio resta pero' in quanto dal precedente album "Cassadaga"del 2007, Conor Oberst ha pubblicato un album  a proprio nome ("Conor Oberst" 2008) ed un altro ("Outer South" 2009) denominato Conor Oberst and The Mystic Valley Band. Il percorso di allontanamento dalla creatura che lo ha visto arrivare sulle scene giovanissimo (18 anni quando il primo album e' uscito nel 1998) era quindi gia' cominciato ma evidentemente c'era qualcosa di irrisolto. Se "The People's Key" sara' l'ultimo album a nome Bright Eyes, l'addio e' ottimo. Quello che appare evidente dall'ascolto del disco e' la sua natura celebratoria, in quanto contiene tutti gli elementi che hanno fin qui caratterizzato la musica prodotta dal gruppo. Dall'introduzione parlata, al folk rock, all'impiego di abbellimenti elettronici, "The People's Key"e' un album che vede Oberst approfondire la sua ricerca personale  della propria condizione di essere umano, senza trovare risposte definitive. E' un album in cui la spiritualita' gioca un ruolo fondamentale, dove le varie esperienze si mescolano in una sorta di umanesimo che prende spunto da tutto senza trasformarsi mai in una verita' assoluta. Se in "Shell Games" Oberst canta "La mia vita privata e' un insito scherzo che nessuno mi ha spiegato", e "Sono ancora arrabbiato senza piu' un motivo per esserlo", e' in "Triple Spiral" che si trova la risposta nel verso "Questo e' il problema/ un cielo vuoto/  ed io lo riempio con tutto quello che manca alla mia vita." Questa e' la risposta piu' vicina alla verita', un risposta cioe' che contiene una marea di dubbi ma che sposta il divino nell'uomo. Insomma, "The People's Key" e' la fine e l'inizio, una risposta ed una domanda, gioia e tristezza, un epilogo ed un prologo di un artista cresciuto in pubblico che cerca di trovare un posto per se' mentre scopre di appartenere agli altri.
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