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RADIOHEAD - "The King of Limbs"

La sorprendente uscita del nuovo album dei Radiohead,  "The King of Limbs", suscita alcune riflessioni su quella che probabilmente e' la migliore band degli ultimi venti anni di rock. Personalmente considero "Ok Computer" il loro capolavoro e, nonostante riconosca il valore dei "Kid A", ho faticato non poco a tenere il passo con i lavori seguenti. Quello che rende "Ok Computer" cosi' affascinante e', a mio avviso, la presenza di canzoni straordinarie che sebbene siano avvolte da una tessitura  sonora moderna, ancora mantengono una struttura riconoscibile con la quale relazionarsi a livello emotivo. Quello che avviene da "Kid A" in poi (sempre secondo me), lascia molto meno spazio all'emozione in favore di una sperimentazione intellettuale che a volte ha i tratti della genialita' ed a volte quella di una noiosa e autocelebratoria masturbazione. Adorati e venerati dalla critica ( tanto che ogni loro album sembra un evento straordinario), I Radiohead hanno creato un eccellente catalogo, originale ed unico, che ha rischiato pero' di atrofizzarli. L'uscita di "In Rainbows" quattro anni fa, ha segnato un ritorno ad una struttura piu' lineare senza rinunciare alla sperimentazione. "In Rainbows" e' un disco che si ascolta con la piacevole sensazione che la bellezza avviene sotto i nostri occhi. Al di la' del calmore suscitato dalla pubblicazione digitale e del "pagate quanto volete", "In Rainbows" si colloca ai vertici della loro carriera, poco al di sotto di "Ok Computer". Detto tutto cio', che cosa dire di "The King of Limbs"? La prima impressione e' che non aggiunge ne toglie assolutamente nulla al valore della band, ma il sospetto e' che i Radiohead abbiamo ormai raggiunto una zona confortevole dal quale si spostano solo leggermente senza rischiare. Non che questo sia necesariamente un aspetto negativo ma semplicemente significa che non c'e' nessun sussulto tra le note di "The King of Limbs", soltanto un buon disco con una sufficiente dose di creativita' che e' insita nella storia della band. Ma e' nella naturale evoluzione di qualsiasi artista degno di nota giocare sul sicuro e "The King of Limbs" e' pienamente nel canone Radiohead, capace di farsi amare dagli adoranti fans e dai critici.
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