Sotterranei Sonori
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P. J. HARVEY - "Let England Shake"

Sono passati quasi venti anni da quando il mondo musicale ha conosciuto l'urlo primordiale dello spirito libero di Polly Jean Harvey ed in questi venti anni non c'e' mai stata una caduta di stile, bensi' ottimi albums ed almeno un paio di capolavori. Ora PJ Harvey ritorna con un disco ancora una volta diverso, soprattutto dall'estremamemte intimo ed a volte impenetrabile "White Chalk". Ma "Let England Shake" e' un disco diverso da tutta la sua discografia per una ragione molto semplice: Harvey qui esplora un soggetto altro da se stesso e facendo cio', si espone ancora di piu' rivelando una natura "politica' che fino ad ora aveva evitato. "Let England Shake" e' un disco che parla di guerra, di soldati che diventano carni da macello, di paesaggi desolati, di una incombente sensazione di morte, insomma di uno stato delle cose non proprio allegro. PJ Harvey diventa la narratrice di una quotidianita' straordinaria, usando la sua musica e le sue liriche per raccontare il mondo. Lo fa con il distacco dovuto quando si racconta una storia altrui, ma anche con una compassione ed una comprensione che sono degne della migliore letteratura. Per questo disco, le parole sono venute prima della musica, ma e' difficile capirlo se non lo si apprende. I bozzetti lirici ed il cantato della Harvey scoprono qui nuovi territori, cosi come la musica che si apre a strumenti mai apparsi prima nei suoi lavori (vedi l'uso dei sassofoni). Grazie all' ormai collaboratore essenziale John Parish ed alla coproduzione di Flood, "Let England Shake" si aggiunge ad una ormai lunga lista di dischi importanti che hanno dato al rock un lustro artistico paragonabile a qualsiasi altra arte. "Let England Shake" e' sicuramente un disco "importante", uno di quelli che rimarra' come punto di riferimento nella storia personale di P.J. Harvey e piu' in generale nella storia contemporeanea, aiutandoci se non a comprenderla almeno a tollerarla.
1 commenti:

pj alla prova del film di guerra
pienamente riuscito, questo è il suo full metal jacket


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