L'esordio della band di Philadelphia, dopo un promettente ep uscito ben due anni fa, mette in evidenza come molte giovani band puntano dritto al recupero delle sonorita' degl anni '60 ed a coloro che le hanno mantenute in vita nei decenni successivi. "Evening Tapestry" e' un piccolo gioiello di pop psichedelico che si avvicina, per sfumature, melodie ed arrangiamenti, non ai soliti mostri sacri quali i Beatles o i Beach Boys, bensi a bands meno osannate quali gli Zombies o The Left Banke. I due anni trascorsi a costruire l'album d'esordio evidentemente sono serviti ai Brown Recluse a lavorare agli arrangiamenti che sono la vera forza di queste canzoni assolutamente semplci. La brevita' dell'album (appena poco oltre i 30 minuti con 11 canzoni), ne fa un altro elemento di forza in quanto invita al riascolto varie volte gustandone di volta in volta le piacevoli invenzioni sonore. Dall'apertura di "Hobble to your Tomb", fino alla conclusiva "March to your Tomb" si fa un piccolo viaggio in un mondo sonoro solare, antico e moderno in una tessitura fatta di tastiere, chitarre acustiche e soprattutte melodie che rivaleggiano con le loro influenze . Mentre a volte si fa fatica a non pensare a Belle & Sebastian o al collettivo della scuderia Elephant 6 (Apples in Stereo, Of Montreal pre elettronica o Ladybug Transistor), chiunque ami il Pop non puo' farsi sfuggire questo esordio e farebbe bene a tenere d'occhio i Brown Recluse.
Posta un commento