Sotterranei Sonori
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MAGIC KIDS - "Memphis"

Sarebbe troppo facile liquidare i Magic Kids come la versione 2010 dei Beach Boys. Indubbiamente il paragone viene subito alla mente, ma se dovessimo basare il giudizio a secondo delle influenze, quanti gruppi potrebbero salvarsi? Quello che a mio avviso ci regalano questi ragazzi, è un piccolo capolavoro pop. Le undici canzoni che formano "Memphis" hanno non solo il pregio di essere concise da superare raramente i famosi tre minuti, ma quello che succede in quei tre minuti è un esplosione di creatività messa a servizio della canzone senza una sola nota in più. Tanto più si ascolta il disco, tanto pù ci si dimentica della prima impressione e l'orizzonte si allarga. Il campo delle influenze passa in secondo quando ci si lascia prendere dalla magia che i ragazzi sono stati in grado di mostrare. "Memphis" è come quel piatto che ci piace e che dopo averlo assaggiato si vuole scoprire di quali ingredienti è fatto e più  si sposta l'attenzione dall'ingrediente principale più si apprezza la maestria con il quale sono state messe insieme tutte le parti. L'intervento dell'orchestra, il coro di bambini, i cambi armonici con accordi sorprendenti, gli spazi che ogni tanto si aprono all'interno di pezzi riducendo tutto ad un solo strumento, sono solo alcune delle cose che descrivono "Memphis". Difficile è decidere dove l'album raggiunge il suo apice, ma di tutte le canzoni quella che preferisco è senza dubbio "Summer", con la sua splendida melodia, ed un arrangiamento perfetto anche nella sua coda in stile samba. Se queste sono le premesse ed il biglietto da visita con cui i Magic Kids si presentano sulla scena non è difficle aspettarsi un capolavoro da qui a qualche anno.
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