Sebbene abbia sentito gli Of Montreal per la prima volta nel 2007 con l'uscita di "Hissing Fauna, Are You the Destroyer?", sono immediatamente caduto sotto l'incantesimo di Kevin Barnes. Il mondo sonoro degli Of Montreal è un incontenibile orgia sonora nel qule si fondono tanti di quegli elementi eterogenei da creare qualcosa di assolutamente originale. Muovendosi come un collettivo che ricorda i colori esagerati dei Parliament/Funkadelic, l'androgina bellezza del Bowie Ziggy e Aladin Sane, la new Wave anni '80 ed il Prince trasgressivo e sessuale, Kevin Barnes non ha paura dell'esagerazione, anzi ne fa un motivo estetico fondamentale del suo lavoro. Ma c'è una linea sottile che divide il confine tra un sublime incontro di colori musicali cosi diversi e un gran pasticcio senza capo ne coda. Quindi è con grande sollievo che, ascoltando "False Priest" si capisce che ci muoviamo decisamente nel campo della prima ipotesi. Evidentemente Barnes ha fatto proprie le critiche mosse al suo lavoro precedente "Skeletal Lamping", in cui molti avevano la sensazione di trovarsi di fronte ad un disco frammentario e pretensioso con sprazzi di genialità che aveva probabilmente bisogno di un produttore capace di dire alcuni no. La presenza di Jon Brion (produttore tra l'altro di Kanye West) quindi diventa essenziale in "False Priest" portando quell'esperienza e quella professionalità che rende le visioni musicali di Barnes lucide ed accessibili nella loro follia. Quindi mentre si comincia in pieno stile Of Montreal con "I Feel Ya Strutter" durante il disco ci si imbatte nella fantastica "Coquet Coquette" che sembra suonata dai Muse in pieno trip lisergico, o in "Famine Affair" che invece "sfida" gli Strokes anche nel modo di cantare e nel testo. La presenza di Janelle Monae e Solange Knowles rispettivamente in "Enemy Gene" e "Sex Karma" rinforzano lo spostamento verso territori R&B mai prima cosi evidenti e lascia capire quanto Barnes sia in grado di giocare e piegare i generi a suo piacimento, facendo apparire gruppi come Scissor Sisters o anche MGMT degli innocui scolaretti con tanto ancora da imparare. Non so se "False Priest" riuscirà a spostare "Hissing Fauna" dal mio cuore, probabilmente no ma certamente balza direttamente ai vertici dei migliori albums usciti quest'anno.
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