Sotterranei Sonori
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I MIGLIORI ALBUM DELLA NOSTRA VITA

THE JIMI HENDRIX EXPERIENCE
"Are You Experienced?" (1967)

Quando nel 1966 Jimi Hendrix sbarca in Gran Bretagna è ancora un emerito sconosciuto in cerca di fama. L'occasione di attraversare l'Atlantico gliela fornisce Chas Chandler, bassista degli Animals che lo vede suonare in un locale del West Village di New York dove Hendrix si era trasferito alla ricerca di un posto nel firmamento musicale dopo aver trovato assai limitante (ma certamente non privo di insegnamenti cruciali per la sua presenza scenica) il ruolo di semplice musicista per artisti di gran calibro, tra i quali Little Richard e gli Isley Brothers. Chandler è in America per un ultimo tour con gli Animals che vuole lasciare per intraprendere la carriera di produttore. I due si incontrano all'inizio del tour degli Animals, e Chandler spiega ad Hendrix le sue intenzioni di portarlo con se in Gran Bretagna alla fine del tour. Hendrix è intrigato soprattutto dalla promessa che di incontrare Eric Clapton ma, data la sua provenienza e le sue esperienze, non crede che Chandler si rifarà vivo. Quando invece Chad ritorna in settembre a conclusione del tour, impiega quattro giorni per rimettersi in contatto con Hendrix e, dopo una serie di piccoli aggiustamenti anche illegali di documenti, porta Hendrix con se nel giro di poco tempo. Quelli che erano abituati a vederlo frequentare i locali del Village in cerca di serate, semplicemente non lo videro più in giro. Quando ritornò in America, era il più grande chitarrista del mondo.
L'esordio discografico di Jimi Hendrix sotto la sigla del Jimi Hendrix Experience è probabilmente il più grande esordio discografico della storia del rock. Preceduto da una serie di singoli, tournee in Gran Bretagna ed Europa (tra cui una fantasiosa accoppiata con i Walker Brothers ed Engelbert Hunperdinck) ed apparizioni televisive ("Ready, Steady, Go!" e "Top of the Pop") l' album mette in risalto tutta l'abilità di Hendrix di padroneggiare la chitarra come se fosse parte del proprio corpo. Tutti i chitarristi famosi che lo videro esibirsi in Gran Bretagna prima dell'esordio discografico, (Clapton, Jeff Beck, Townshend) ebbero un brivido freddo  lungo la schiena, quasi un presagio di imminente fine della carriera, riconoscendo che quello che stava per abbattersi sulla scena musicale sarebbe stato un ciclone che avrebbe spazzato via tutto e tutti dettando nuovi standard.
Quello che si può ascoltare su "Are You Experienced?" è l'esplosione di una creatività che finalmente trova un luogo in cui esprimersi e che supera anche la paura di Hendrix di considerarsi un cantante modesto. Quello che il mondo conoscerà da li  a poco come un esuberante "freak" dalla straordinaria carica sessuale, era in realtà conosciuto da molti intimamente come un tipo timido e riservato, dai modi gentili e che considerava la propria musica l'unica ancora di salvezza personale di fronte al mondo.
Solo attraverso la musica Hendrix riesce ad esprimersi compiutamente costruendo un mondo alternativo che sembrava anticipare un futuro dalle radici lunghissime, e proprio perchè alla musica delega la funzione di rilevatrice del proprio se, Hendrix faticherà non poco nella ricerca di una strada su cui proseguire incastrandosi nel vicolo cieco della fama e del successo dalla quale, purtroppo, non sarà in grado di uscirne vivo.
Quello che ci ha lasciato, rende ancora più frustrante l'idea che se ne sia andato troppo presto, perchè "Are You Experienced?" era una promessa di libertà, un intreccio fecondo di generi, un dialogo tra interiorità ed esteriorità. Tutto questo lo si ritrova anche nelle sue liriche che sono sempre poco apprezzate. Basta solo l'esempio di "Manic Depression" per capire questo sentimento di spaesamento di fronte al mondo che può essere curato solo dalla musica. Jimi Hendrix canta "So quello che volgio, ma non so come ottenerlo" per poi augurarsi "musica, dolce musica, vorrei poter accarezzare".
Lasciando da parte tutte le speculazioni sul cosa avrebbe fatto se fosse vissuto, e concentrandosi su quello che in realtà è riuscito a produrre con solo tre album da studio, certamente tutti noi abbiamo la fortuna di accarezzare quella dolce musica (ma anche ruvida e selvaggia) di cui Hendrix parlava, e quella dolce musica è la sua.

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