Sotterranei Sonori
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WOODS - "At Echo Lake"

Continuando la sequenza dei gruppi che vengono da Brooklyn, i Woods sono certamente uno di quelli più prolifici. Nati nel 2005, hanno dato alle stampe una serie di album ed Ep che ne hanno documentato la loro crescita musicale. "At Echo Lake", il nuovo album, rappresenta  sicuramente un traguardo, il punto di arrivo in cui le loro influenze finalmente trovano un posto originale rimandendo presenti ma senza essere eccessivamente dominanti. Quello che è deciamente migliorato è la qualità delle canzoni, il modo in cui sono arrangiate e cantate, dando alla loro produzione lo-fi intrisa di folk rock fortemente indebitata con i Byrds, una compiutezza che non gli era mai riuscita in precedenza. Sin dalla copertina si capisce che l'album ha un aspetto solare/estivo che ricorda però più un falò serale piuttosto che una spiaggia affollata. L'album si apre con la canzone più lunga "Blood Dries Darker" che appartiene molto di più alle sonorità californiane che a quelle della grande mela, per poi procedere con "Pick Up" dove un sottofondo di rumori danno un aria  alquanto minacciosa ad una altresi dolce melodia. Seguono le due canzoni più riuscite dell'album, rispettivamente "Suffering Season" e "Time Fading Lines" per poi procedere con canzoni sempre più corte verso il finale di "Til the Sun Rips", una ballata acustica che conclude un album piacevole. Il seguito dei Woods è tutto da scoprire, perchè con "At Echo Park" sembrano aver raggiunto un apice che richiede una svolta, ma per adesso, sono tutti da godere.
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