Sotterranei Sonori
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THE SCHOOL - "Loveless Unbeliever"

Sono appena trascorsi cinque mesi dall'inizio dell'anno e questo nuovo decennio sprofonda sempre di più in una crisi che almeno noi non avevamo mai visto o subito. Il disfacimento e l'imputridimento della situazione ci lascia senza parole, senza immagini, segna sogni, senza voglia. Dove sono le nuove generazioni? Cosa fanno? Ci sono talmente tanti segnali in giro che incitano alla rivolta, all'urlo, persino alla bestemmia. Siamo sotto una pressione costante da parte del potere da essere regrediti perchè, come diceva Pasolini, la storia non sempre va avanti. Allora giuro, se sento un altro disco di canzoni pop ben fatto, di melodie e ritornelli orecchiabili che si rifà agli anni '60.....
Mi viene in mente la scena del Piccolo Diavolo dove Benigni guardandosi allo specchio grida "Oddio, un mostro...però un mostro bellissimo!". Ecco, dopo lo sfogo, non posso che arrendermi e rimanere in attesa perchè non si può resistere al fascino di questo disco. Infatti sembra proprio di essere a scuola, e la materia è quella del Brill Building pop e dei gruppi femminili degli anni sessanta. La copertina rosata da zucchero filato e lo sguardo da adolescente in pena amorosa di Liz Hunt (cantante e autrice del gruppo)  sembra  congiurare verso una melensaggine da diabete. In realtà "Loveless Unbeliever" sembra un greatest hits di gemme sconosciute scoperte nei sotterranei del famoso palazzo sulla Broadway. Anche se i gallesi The School,  probabilmente si rifanno più ai contemporanei (e scozzesi) Camera Obscura che alle Shangri-La's, certamente contribuiscono a ridare dignità artistica ad una periodo della storia del rock considerato ancora come leggero. Forse ci sarebbe bisogno di un altro visionario alla Phil Spector o di un Brian Eno sentimentale per fare da queste scintille un gran bel fuoco.
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