Sotterranei Sonori
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TUNNG - "...And Then We Saw Land"

"And Then We Saw Land" è proprio un titolo azzeccato per il nuovo album dei Tunng. Uscito a tre anni di distanza dal precedente "Good Arrows", segna il ritorno d un gruppo che ha trovato finalmente una sua fisionomia. Non che ci sia un grosso spostamento musicale, ma il loro mondo sonoro si è fatto più sicuro, più ampio e più coeso. I Tunng nascono infatti come un duo composto da Sam Genders e Mike Lindsay con il quale collaborano amici per le registrazioni in studio. Quando però si tratta di portare il primo frutto della loro collaborazione ("Mother's Daughter and Other Songs" del 2003) in tour, Gendes prende il ruolo di membro fantasma il quale lavora soprattutto ai testi. E' quindi l'esperienza live che piano piano trasforma i Tunng da un progetto musicale ad un vero e proprio gruppo, producendo nel frattempo altri due album.  Ora Sam Gendes non è più della partita, e questo è forse il motivo della lunga gestazione di questo album. Però, tutti i cambiamenti avvenuti nel frattempo hanno in realtà lavorato a loro vantaggio e la loro fusione tra folk ed elettronica è qui bilanciata con estrema efficacia. Il merito va certamente al lavoro collettivo ed alla maggiore presenza della bella voce di Becky Jacobs che insieme a Lindsay rende le melodie così accattivanti (tanto che il pezzo strumentale "By Dusk They Were in the City" risulta il meno avvincente). Questo equilibrio è reso benissimo sia nell'iniziale "Hustle" che in "Sashimi" ma soprattutto in "Don't Look Down or Back" che suona come un pezzo rock diretto, con una bella chitarra elettrica a marcare l'inciso. Insomma, se questa è la terra dove i Tunng vogliono fermarsi per un pò, non c'è che da rallegrarsene.
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